venerdì 21 marzo 2014

lasciamo parlare gli Occhi

Ciclicamente dico che smetterò di mangiare carne.
Questa volta mi sono semplicemente detta che MI IMPEGNERò a mangiarne decisamente sempre meno.

Amo mangiare, cucinare, sono golosa ma mangio carne perchè è un alimento comodo e di rapida fruizione.
Che motivazione orrenda.

Perchè riaprire i contatti con il mio polveroso blog?
Perchè ultimamente, grazie a vari amici e conoscenti, son tornata a rifletterci su.
Non riesco a tollerare video e foto crudeli, quindi non li perpetrerò.
Aggiungerò solo una foto, tenera, buffa, viva.

mercoledì 27 aprile 2011

Non si abbandonano i blog così

E no che no si fa!
Quindi oggi, che ho un umore più simile al mio solito umore (????) - traduco, è passata la settimana di magoni e tristezze del chissachè - riprendo anche il mio blog, il blog meno postato del mondo!
Per fortuna non sparisco dalla vita come dal web o adesso come adesso sarei davvero magrina e smunta!
In questi tanti mesi però non mi sono grattata la pancia... ogni tanto si, mentre attendevo l'arrivo del mio bimbo ogni tanto il pancione prudeva!
Ora la mia piccola rivoluzione russa al piano di sopra, stiro, bevo acqua, cerco un vecchio amico e faccio la to do list, che spazia dal commercialista al "chiedere a laura come si fa il pane con il lievito madre", a mandare cv ai bizzarri annunci trovati.
Buona giornata a tutti

venerdì 17 ottobre 2008

None of us are free


Credevate un inno una denuncia o simili???
invece no, solo una canzone bellissima che mi fa spesso piacere riscoltare e allora perchè non condividerla???
Ma già che ci siamo, il 18 luglio scorso Nelson Mandela ha compiuto 90 anni. Un uomo dalla vita incredibile, un uomo che non credo possa lamentarsi di aver lasciato sospesi in giro.
Magari "gliela dedico" con tanti auguri.


NONE OF US ARE FREE
Solomon Burke


Well you better listen my sister's and brothers,
'cause if you do you can hear
there are voices still calling across the years.
And they're all crying across the ocean,
and they're cryin across the land,
and they will till we all come to understand.

None of us are free.
None of us are free.
None of us are free, one of us are chained.
None of us are free.

And there are people still in darkness,
and they just can't see the light.
If you don't say it's wrong then that says it right.
We got try to feel for each other, let our brother's know that
we care.
Got to get the message, send it out loud and clear.

(Chorus)

It's a simple truth we all need, just to hear and to see.
None of us are free, one of us is chained.
None of us are free.
now I swear your salvation isn't too hard too find,
None of us can find it on our own.
We've got to join together in sprirt, heart and mind.
So that every soul who's suffering will know they're not alone.

(Chorus)

If you just look around you,
your gonna see what I say.
Cause the world is getting smaller each passing day.
Now it's time to start making changes,
and it's time for us all to realize,
that the truth is shining real bright right before our eyes.

(Chorus and Fade)

martedì 23 settembre 2008

Diario Berlinese - parte seconda

Non molte persone frequentano il mio blog. Mi piace pensare che il motivo principale sia "lo agiorni talmente poco che chimmelofafare"!
Ma assidui e distratti si accorgeranno in fretta che manca un Diario Berlinese - parte prima!
Elementare, la parte prima è rimasta nel folto boschetto delle mie buone intenzioni. Un secondo motivo è però, legato al fatto che la mia seconda trasferta berlinese è stata più "significativa".

Ad Agosto ho passato una settimana tra Potsdam-Golm-Berlino facendo più o meno la turista; in luoghi più o meno canonici da questo punto di vista ma comunque, una specie di turista!
Un turista non per caso, diciamo così!

Questa volta invece ho dormito e vissuto in quella che, a breve, diventerà anche la mia casa.
Partiamo da qualche impressione della città: posso dire che mi è piaciuta subito! è molto grande ma si lascia comprendere velocemente; nonostante tutte le sue linee di U-Bahn, S-Bahn, DB, Bus perfettamente integrate, anche una persona totalmente priva di orientamento come me (Federico dice che vivo nel mondo del qui e la, senza nord sud ecc ecc..)riesce ad orientarsi, perdersi per le vie, cambiare itinerario... e tornare a casa per cena!!
Ho visto davvero poco della città ma mi è piaciuta nonostante i repentini cambi di tempo, il vento freddo e la pioggerella improvvista, incurante del fatto che avessi i sandali e scordato l'ombrello!

Ho dedicato più tempo alla scoperta del nostro quartiere, Moabit. Sarà che l'ho perlustrato con atteggiamento da chirurgo (altro che turista! quartiere: se vengo a vivere qui mi devi dire i tuoi segreti più tobidi!), attento e viglie, alla ricerca di punti di riferimento per la mia nuova quotidianità.
Emdener strasse è una quieta vietta, noi siamo quasi all'angolo con Turmstrasse, una via bella vivace e trafficata, almeno di giorno!
Un buon mix direi. Nelle vicinanze abbiamo tutto quello che si può desiderare: supermarket che chiude a mezzanotte, fruttivendoli, farmacie, un bellissimo mercato coperto, negozietti di cose utili e di cose dilettevoli, lavanderie (mi dilungherò dopo sul Freddy Leck Waschsalon!), chioschetti e soprattutto Tiergarten.
E' un quartiere decisamente multietnico, "consolidato", direi. Per le vie si vedono tantissime famiglie o gruppi di donne con bambini e ragazzini di etnia probabilmente turca; mi affascina anche l'idea di poter diventare meno approssimativa riguardo "l'altro".
Devo ammettere che aver abitato per tutta la vita fuori città mi rende la metropoli epidermicamente ostile; ma passerà. Ho avuto modo di constatare che anche prendere la metro di notte o camminare a tarda ora per vie secondarie, in tenuta da inequivocabile forestiero (trolley e zaino lasciano pochi dubbi!)non significa necessariamente rischiare la vita.

A breve nelle stanze della mia Locanda apparirà anche una parte terza, ovvero il trasferimento definitivo!
PAURA!
Ma va bene così, ogni tanto bisogna mettersi in gioco, soprattutto quando si ha una naturale predisposizione alla "frenata" e soprattutto una speciale certezza che determinate esperienze appartengano ad altri, più adatti al vasto mondo ai, per dirla all'american way, ai "mostly likely to succeed".

Vedremo, vasto mondo. A noi due!

mercoledì 2 aprile 2008

Screaming voiceless

mmm
this post has a whole other taste; first of all it's in english (I like to think that this can also be an ocasion for sharing) and because it revolves around anger.
Or whot would you call that feeling of necative electricity, that leaves you powerless and in the mood for destruction at the same time.
Today's big question revolves around this matter: how do you deal with persons that, one way or another, believe they are the center of the universe. and at hte same time, how do you understand that they are right and you are crazy (it's you, who have a problem; it's you the one in the bad mood; it's you that "how come? what happened?".
They are fine!
They are simply living their lives, doing their things and it is you (once again!) who, for some unknown reason, are not fitting into the general drowing.

Experience taught me to sleep on such questions and then go back to them. more often it's them coming back to you, sneaking in from the back door of your weary head and wounded heart holding a little box, wrapped up as if for a party, and inside some peacefulness.
Peacefulness in the shape of a new information on life and on yourself. on your limit and on what you are willing to come put up with.
and more.

lunedì 10 marzo 2008

Un cucciolo nella cesta


Scendo un attimo nei dungeons della mia taverna per registrare questo pensiero.
Stavo preparando la cena, svuotando la lavastoviglie e apparecchiando la tavola, il tutto mentre Luna sonnecchiava serena nella sua cesta.
Mi sono chinata per farle una coccola - cosa che faccio spesso, tra l'altro - e mi sono resa conto della gioia sottile che dona accarezzare il proprio cane, accarezzarlo per davvero. Chiunque abbia un animale forse ha un proprio modo di trasmettergli amore; io le gratto le orecchie, le annuso il crapino e le do un bacino in mezzo agli occhi.
Le sa che vuol dire che le sto dicendo che le voglio bene perchè diventa arrendevole, ha il collo rilassato e sta li a prendersi la coccola.

Essendo molto più indaffareata, da 8 mesi a questa parte, mi occupo di lei molto meno. Lei di sicuro ne è triste, le mancano i giretti chilometrici e le corse con i cani "amici suoi"!
Anche a me mancano ma purtroppo gli impegni aumentano. Però cinque minuti fa ha realizzato che non devo mai smettere di pensare a quando sia meraviglioso avere un "cucciolo" nella cesta.

Questo vale per tantissime cose.
Non importa quanto quotidiana, acquisita, "normale" diventa una cosa. Bisogna fare un piccolo sforzo (perchè a volte richiede uno sforzo mentale) per esserne grati e comunicare la gioia quando la si prova.
Soprattutto nelle situazioni quotidiane.
E' molto facile abituarsi alle cose belle e farle diventare scontate, invece vanno apprezzate sempre. è bello che ci siano sorprese e novità, sia ricevute che donate.
Ma quello che ci ha provocato una gioia forte, un contibuto in bellezza, in dolcezza va rinnovato e apprezzato giorno per giorno.


Nella foto c'è Luna, circa un mesetto dopo che è arrivata a casa nostra. Ora non ha più le orecchiette piegate, il pelo da scimmietta e la codina di feltro. è una bella cagnolina di 4 anni, che ogni tanto si rotola nel letame, ogni tanto scappa di casa facendomi morire di paure, ogni tanto viene a svegliarmi solo per poter usufruire del mio lettone!
Ma è Il Mio Cane!

venerdì 29 febbraio 2008

Varchi dimensionali e pensieri in libertà

Ci volevano due ore e una cinquantina di kilometri per non andare da nessuna parte per farmi aggiungere un post al mio blog!
Va be... alle volte son le cose senza senso apparente che ci danno una spinta. Poi, alle volte, il senso apparente si rivela.
Ma anche no!

Comunque, invece di andare alla città del gioco e correre il rischio concreto di giocare a Lupus in tabula (il gioco è anche bellissimo, sono io che non riesco a calarmi in nessuno dei ruoli!!) e sbranare krapfen alla crema mi sono persa e poi ho fatto un giro per la città di Milano.

Ecco partiamo da questo, quando le cose non devono succedere semplicemente NON LO FANNO. Questa è una regola aurea.

Certo, non deve essere un alibi per non impegnarsi nella vita, guai ad intenderla in questo senso! però credo sia importante aguzzare anche questo terzo occhio e terzo orecchio.
Quando ci fissiamo senza appello su qualcosa e questa continua a non farsi trovare, non è che la vita ci sta dicendo qualcosa?
Forse ci sta dicendo che la porta è chiusa. O magari che proprio non c'è mai stata una porta!
Mi son venute in mente tante cose, mentre giravo in cerca di questo fantomatico incrocio, trasformatosi per me e per me sola in varco dimensionale.
Cose che potevo desiderare per fare andare diversamente questa perdita di tempo; poco dopo mi son trovata a pensare (be, lo ammetto, per ora con un filo di amarezza!) che il segreto semplicissimo per essere contenta invece che frustrata ed arrabbiata, era DESIDERARE che le cose andassero esattamente come stavano andando!
Un modo poetico per dire "accontentarsi". Ma no; credo di no.
E allora ho puntato il mio prode insetto scoppiettante verso casa, tranquilla! Sperando solo di aver scordato il pc acceso per poter finalmente aggiungere un post al mio blog e "impormi" di scrivere più spesso.
Sono stata accontentata!

In realtà il flusso di pensieri che mi ha accompagnata attraverso la città era molto più ricco e articolato, magari mi verranno in mente altre cose e le aggiungerò, chi lo sa.
Per ora mollo l'ancora e lascio che questo primo post proveniente dall'Anima si avvii nel vasto mare della rete.

Aggiungo una piccola citazione, che detta così è un po' campata in aria... purtroppo non ricordo la catena di pensieri che me l'hanno fatta tornare in mente. Proviene da un film bellissimo di Sally Potter, bellissimo e particolare e lento.










"il caso
ci da la possibilità di cambiare il nostro destino
con la volontà"




Vado a leggere e poi a sognare.